italo
iscritto: 07/09
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Caro Marco,
allora non ti riferisci ad Assange, ma a wikileaks; non è la stessa cosa.
Wikileaks non pubblica nulla: garantisce semplicemente l'anonimato a chi mette i propri documenti nei suoi server, che è una cosa diversa.
L'autore della soffiata (o leak) è colui che fisicamente sposta il file dal proprio pc/server al server di wikileaks che gli garantisce la non-rintracciabilità.
Assange non ha rubato nulla e non ha pubblicato nulla; il leak è nelle mani del sua autore, come puoi facilmente verificare provando tu a pubblicarne uno su wikileaks; potremmo pubblicare 'I segreti amori di La Cassa: una Dinasty di provincia' su wikileaks tanto per vedere l'effetto che fa; saremmo sempre noi a farlo, non Assange.
Con questo non voglio difenderlo, la sua personalità non mi piace per nulla; ma è sacrosanto il principio della trasparenza delle informazioni che fa a pugni con la modalità con cui qualcuno vuole invece tenere segrete le informazioni utili a controllare la gente.
forse ti rifersci al soldato americano che ha avuto accesso agli archivi e se li è scaricati su un cd con scritto 'lady Gaga'; se avesse consegnato il cd alla redazione di un giornale sarebbe cambiato qualcosa? Do you remember watergate? Ne è passato di tempo, ragioniamo ancora come se quinto potere fosse il modo di descrivere la potenza dei media.
Le informazioni ci arrivano ad una velocità per cui il nostro cervello non è in grado di processarle: è stato detto quando la posta è passata dai cavalli alla ferrovia; mi sa che la pensiamo ancora allo stesso modo.
Anche repubblica.it pubblica informazioni rubate (p. es. immagini) e pure lo dice, ma nessuno condanna il sito per stupro (Idem per gli altri giornali).