L'alter ego della dittatura sta alzando la testa; se sono stato giudicato scriteriato per aver accostato hacker e partigiani riceverò lo stesso trattamento per questo paragone.
Tuttavia ciò che accade è chiaro: la rete, cuore dello sviluppo dell'inizio del millennio, delle rivolte del nordafrica, di wikileaks e della incontrollata globalizzazione, fonte di libertà di conoscenza per tutti noi,
deve essere controllata e limitata in base ad interessi commerciali (e non solo?).
Questo lo scarno
comunicato di Telecom, che nasconde insidie ben più profonde di quel che sembra:
"Allo scopo di garantire l'integrità della rete e il diritto da parte della generalità degli utenti di accedere ai servizi di connettività ad internet anche nelle fasce orarie in cui il traffico dati è particolarmente elevato, Telecom Italia, nel rispetto del principio di parità di trattamento e ove necessario, si riserva la facoltà di introdurre per tutte le offerte e/o i profili commerciali che prevedono traffico dati su tecnologia ADSL, meccanismi temporanei e non discriminatori di limitazione all'uso delle risorse di rete disponibili.
A tal fine Telecom Italia potrà limitare la velocità di connessione ad Internet, intervenendo sulle applicazioni che determinano un maggior consumo di banda (peer to peer, file sharing ecc.), limitando la banda destinata a tali applicazioni ad un valore massimo proporzionale alla banda complessiva disponibile sul singolo DSLAM"
Una volta che il principio passa, chi impedirà ai controllori di negare la rete a chi non la pensa in modo 'corretto', adducendo un eccessivo traffico come motivo?
E intanto chi ci rappresenta resta a guardare.
Dove sono le voci politiche critiche?
Aiutatemi a trovarle, io me le sono perse.
Non abbiamo bisogno di 'partigiani' che lottino contro questa dittatura?
Fa un po' rifere la pubblicità di 'internet senza limiti', vero?
[Ecco un
approfondimento di punto informatico].