Per me va bene la serata, va benissimo il metodo 'ubuntu'.
Mi sembra bello quanto si sta facendo in questo periodo: una persona diventa 'sponsor' di una serata e la propone agli altri; così come hanno fatto Alessandro e Stefano ed ora Biagio.
Senza clamori, senza locandine, aprendosi a tutti ma senza volere a forza numerosi partecipanti: l'importante è che un po' di gente si ritrovi per qualche motivo che vada un po' al di là dell'ordinario, per farsi colpire e discutere dal messaggio proposto,
per mettere in comune i propri pensieri.
Forse questo modo di agire può essere una modulazione dello spirito del
mutuo soccorso di questi tempi: mutualmente aiutarci a sfuggire dalle banalità che mediamente la società ci promuovere per costruire nuclei di condivisione tra persone della stessa comunità.
Dopo una sera come quella di ieri un sentimento è chiaro: si sta
costruendo qualcosa.
« Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?.
»
(
Nelson Mandela)