Non so se quanto hai scritto possa servire a '
sfatare il mito del "sono tutti uguali"'; non mi sembra il centro dell'argomento.
Sono sempre stato favorevole ai partiti di sinistra; in questo momento registro però, nel mio limitatissimo ambito, uno scollamento sempre più forte tra gli 'addetti ai lavori' e il volgo e non vedo nulla che possa cambiare quello che è ormai un andamento ventennale:
In quella che è la mia percezione, probabilmente distorta, non sento più nessuno parlare di sinistra, tantomeno il PD; interi dibattiti dedicati a spiegare quanto la mia parte sia giusta e quella avversaria sbagliata senza dare alcun punto di riferimento ideologico (non è una parolaccia!!!). Mi sembra che si schierino due eserciti di mercenari l'un contro l'altro, con il solo scopo di vincere e guadagnare senza pensare a quella che è l'idea ispiratrice; sicuramente senza comunicarla, anzi spesso... vergognandosi della propria storia, poco telegenica.
Non esiste più Marx, il comunismo, non esistono più i concetti di capitalismo assassino, di sfruttamento del (nuovo) proletariato, di signoraggio bancario? Non esiste più una visione alta per una società migliore? O forse, peggio, qualcuno si vergogna di essere nato di lì o, peggio ancora, non se lo ricorda?
Fabio, io nella miope visione delle cose politiche che posso avere non vedo (più) coraggio in questo PD, se non quello dei disperati.