Stai dando una soluzione a lungo termine ma è la contingenza che dobbiamo, ora, gestire. E' QUESTA classe politica che dobbiamo, in qualche modo, mandare a casa, è questa economia che dobbiamo, in qualche modo, cambiare.
L'alternativa al voto, al prossimo voto delle elezioni politiche, intendo, non è la violenza. L'alternativa al voto è, forse, una disobbedienza civile e pacifica come quella spagnola dove una moltitudine di persone ha messo in atto una protesta non violenta e non organizzata che ha inondato e presidiato le piazze di tutta la Spagna, con il passaparola di internet dal 15 maggio a ieri, giorno delle elezioni.
La loro priorità non era ottenere qualcosa di concreto (le elezioni amministrative si sono svolte regolarmente e Zapatero ha clamorosamente perso) ma di far capire a questa classe politica e dirigente che la GGGGENTE HA APERTO GLI OCCHI e il link che ha postato Stefano ce lo mostra, anche se l'idea è di Nadia... :-)
Noi dobbiamo aprire gli occhi. Alcuni di noi li hanno già spalancati da un bel po' di tempo, in verità. Ma non accetto di passare per la violenta di turno di chi pensa di aver ragione sugli altri. Ognuno di noi ha la sua ragione (non certo la Verità), sta alla comunità accogliere le ragioni di tutti e trarne delle conclusioni, che io chiamerei proposte.
L'alternativa credibile, tu chiedi. Siamo noi, l'alternativa credibile.
Da questa società mi aspetto una nuova genesi per poter ritornare a votare un Partito (con la P maiuscola) che esprima e accolga i miei Ideali. Ma prima della nuova genesi, mi auspico una pacifica ma totale apocalisse.
Per ora, e finchè non vi sarà la possibilità di dare un voto a qualcuno di credibile, rimarrò sulla mia posizione di abiurazione del voto. Pacificamente, abiuro!