Al 15° punto dell'OdG del Consiglio Comunale del
19 dicembre 2009 si discuteva quanto segue
15 - Proposta di delibera del Consigliere Comunale Sig.ra Laura Martinotti: Riconoscimento dell'acqua come bene comunale e del servizio idrico integrato come servizio privo di rilevanza economica
Ecco il
link alla proposta di delibera che portai in CC.
Di seguito il resoconto della discussione e della conseguente votazione in CC:
Dopo aver letto la proposta di delibera e l'impegno che chiedo a questa amministrazione, l'avvocato Rolle, capogruppo di maggioranza, ha fatto presente che non era possibile cambiare lo Statuto Comunale e che l'atto che stavo chiedendo, era un atto “politico” e questa Amministrazione, sin dall'inizio, si è data come regola di non fare atti “politici”... (omissis - l'intera discussione è visionabile a questo link)
Alberto Casale, capogruppo dell'altro gruppo di minoranza, ha fatto un bell'intervento sull'acqua e sulla necessità che rimanga pubblica.
Il Sindaco ha fatto quindi la proposta di dividere in due delibere la mia proposta: quella in cui chiedevo la variazione dello Statuto e un'altra delibera nella quale chiedevo l'impegno dell'amministrazione nell'opera di sensibilizzazione sui temi dell'acqua.
La prima delibera ha trovato favorevoli me e i 3 consiglieri di minoranza (la maggioranza ha votato contro e quindi non è passata)
la seconda delibera è passata all'unanimità (piccolissimo successo.. meglio che niente) questo significa che dovremmo vedere in paese delle iniziative in questo senso. Me lo asupico.
Un po' ingenuamente (come spesso mi tacciano di agire) avevo considerato questa votazione una piccola vittoria. Naturalmente mi sbagliavo perchè il pericolo che l'acqua e le sue infrastrutture diventino di dominio privato si fa sempre più concreto ed è per questo che riproporrò
in Consiglio Comunale il primo punto della delibera (con alcune modifiche e correzioni) nel quale veniva chiesto al Sindaco e alla Giunta di integrare lo Statuto Comunale come segue:
Il Comune di La Cassa dichiara di:
• riconoscere il Diritto umano all'acqua, ossia l'accesso all'acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua come bene comune pubblico;
• confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
• riconoscere che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgas n. 267/2000;
La mia speranza è che questa amministrazione abbia il
coraggio e la
lungimiranza di schierarsi per un bene così essenziale come l'acqua, anche se i referendum non passassero. Altre giunte lo hanno già fatto, di piccoli e grandi città, si sono già schierati, indipendentemente da cosa uscirà dalle urne di questo referendum. In fondo, come giustamente dice Manuel, appare assurdo dover difendere un diritto ovvio come il possesso pubblico (!) dell'acqua e sul serio bisognerebbe chiedersi quando ci toccherà correre in difesa dell'aria che respiriamo.
b&p
LLL
ps per il cinghiale: all'epoca votavo PD. Non tutti i comunisti vengono per nuocere....