biagio
iscritto: 07/09
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Penso sia chiaro a tutti che questa crisi di sistema, dei cosidetti paesi sviluppati, imporrà di rivedere molte cose.
Ovviamente i pannicelli caldi di cui si stà blaterando da noi in Italia, non risolveranno il problema.
Comunque, anche con governi più seri e più improntati al sociale, non sarà più possibile spendere e spandere.
Ed allora, a me, viene facile il paragone con tempi sicuramente peggiori per la gente onesta e lavoratrice.
Quando non esisteva alcun stato sociale, nè assistenza sanitaria, nè pensioni e nemmeno il sacrosanto suffragio universale...quando nel 1948 proprio in Piemonte Carlo Alberto concesse il diritto di associazione si scoprì LA SOLIDARIETA', nacquero MUTUI SOCCORSI E COOPERATIVE.
Operai, impiegati, artigiani con l'aiuto in più casi della borghesia illuminata, SI ASSOCIARONO per il reciproco aiuto.
Per chi si ammalava, per chi perdeva il lavoro, per gli orfani, non coperti da alcun tipo di assistenza.
Queste Società divennero "la casa comune" dei soci in cui ci si aiutava, ma si organizzava anche gioiosamente il tempo libero, il divertimento, la cultura.
Soci operosi, concreti, pratici, lungimiranti, che magari in altre sedi rivendicavano una società civile più giusta..ma intanto non si piangevano addosso...si davano da fare.
Le sedi storiche delle Società di Mutuo Soccorso stanno a dire proprio di generazioni attive, laboriose, convinte che " nessun uomo è un'isola "..
Convinti che nessuno è tanto ricco da poter fare da solo, nessuno è tanto povero, da non aver niente da condividere...
Ultima Modifica 30 agosto 2011, 19:05