italo
iscritto: 07/09
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Speranzoso Di Giusti Manganelli Alessandro,
non è certo sostenibile che le forze dell'ordine, in toto, siano i fomentatori dei disordini; non è certo questo quello che dico.
Sono anzi convinto che nella stragrande maggioranza delle forze dell'ordine c'è gente che fa onestamente un lavoro difficile e malpagato ed è lì per difenderci; ha il monopolio della forza perchè glielo affidiamo noi come stato democratico e merita tutto il nostro rispetto.
E' una conquista dello stato di diritto maturata attraverso millenni di lotte e soprusi.
Chiunque sostenga qualcosa di diverso deve proporre un'alternativa credibile, altrementi taccia.
Non possiamo però chiudere gli occhi di fronte a quanto succede.
Di Genova non ricordiamo certo i motivi della manifestazione.
Di Roma non sono neanche stati abbozzati dai giornali i motivi che hanno portato in piazza un fiume di persone.
Della TAV in sè non se ne parla più; si parla solo dei possibili disordini.
Se, per ipotesi, esistesse qualcuno dietro a questa regia, non potremmo che concludere che il suo obbiettivo (raggiunto!) è far dimenticare i motivi della protesta, deviando l'attenzione e denigrandone i sostenitori.
Oggi se tu fossi un ipotetico politico sostenitore della TAV per risolvere la questione avresti un ipotetico sogno nel cassetto: che a Susa ci fosse un grande casino, botte da orbi, militari, anarco-insurrezionalisti che tirano bombe, black block che marciano in falangi, scontri, sangue, morti e feriti: perchè in questo modo la faremmo finalmente finita, si farebbe la TAV e sarebbe dimostrato che chi non la vuole è solo una frangia di violenti, parassiti e romantici ambientalisti che non sanno come si fa a vivere, e che quando i soldi cadono su un territorio bisogna fare la hola, altro che fare resistenza.
Proprio per questo, perchè chi è al potere ha tutto l'interesse che gli scontri avvengano, posso ipotizzare che ci siano infiltrazioni del 'potere' stesso tra i black block.
Non ci vuole una grande memoria per ricordare le grandi stragi degli ultimi decenni e per ricordare che, neanche in un caso, i cosidetti anarco-insurrezionalisti ci abbiano mai centrato un'acca.
Lo stato invece, i cosidetti e misteriosi 'servizi segreti deviati', in qualche modo sono spesso stati presenti.
Oggi no?
Alessandro, se tu hai questa certezza aiutami, convincimi che sia così, ne ho bisogno, ne ha bisogno tutta la nostra collettività di fidarsi delle istituzioni. Dacci qualche prova che questa volta, e a Genova, e a Roma, e con quello che capiterà a Susa sono veramente quattro ragazzotti foruncolosi, anarcoidi e violenti a mettere in scacco le nostre forze dell'ordine.
Sarebbe un sollievo.