Di San Michele e delle sue connessioni ne avevamo
chiacchierato in settembre; pur tuttavia mi piace ricordare il privilegio che nel mio cuore ha il piccolo
buffet letterario del nostro ridente paesino rispetto alla grande importanza dello
psicopompo (=san Michele, sempre lui) di fronte al quale genuflette lo spirito mio.
Nel rispetto di questo rispetto ho profondo rispetto verso le tradizioni, quando siano portatrici sane di cultura; ancora di più ne ho nei confronti di queste piccole, umili, sublimi iniziative che il nostro piccolo borgo sta portando avanti nello sforzo gioioso, confuso e forse un po' imbranato di
costruire tradizione, di testimoniare una cosa semplice, profonda e bella come il cibarsi di materia e di pensieri condividendo materia e pensieri.
Il tuo invito finale, 'rifletti', in maiuscolo, lo accolgo in pieno; e rifletto i Templari, e la Geografia Sacra, e lo gnosticismo, nell'oggi e nell'adesso. Guardo nello specchio ed ascolto lo psicopompo sussurrarmi all'orecchio il desiderio di partecipare al prossimo
buffet letterario, ed il suo rammarico perchè, essendo spirituale, non potrà godere della gioia della materia e del convivio.
Noi sì, ora e adesso, ed è nostro privilegio ed invidia degli angeli; ed è per questo che mi sento di invitare tutti alla prossima occasione di condivisione di cibo e di materia per contribuire a diffondere questa dolce consuetudine.
Abbiamo bisogno di più persone al buffet letterario, perchè quando si sperimenta qualcosa di bello e di grande non c'è altro desiderio che questo: condividerlo.