E anche, e di nuovo, in questi giorni: la questua elettorale.
Come se non bastasse vivere, e penare a rimediar pensieri dolci.
Fortuna ch'è quaresima e l'anima riposa.
Com'è consueto, paleso a tutti il mio voto; da qualche anno lo faccio, da qualche anno il pensiero di farlo m'inquieta due righe o più, ma il comunicarlo ai quattro gatti che assiduamente (pensiero dolce, sì) mi leggono fa crescere l'importanza del segno della matita copiativa che impugno con fiero cipiglio nella 'gabina'.
Non è cosa comune dichiarare il voto; a parte chi appartiene ad una fazione e lo dichiara implicitamente, spiare nel segreto del voto sembra quasi peggio del dichiarare i propri soldi: non si fa, non si dice. Un po' di decenza, deh! (bello 'deh!', fa molto fine '800).
Ho sempre votato, dai tempi dei nasi turati di Montanelli, ho sempre votato a sinistra, 'sono' di sinistra; com'ho già scritto ho il sangue rosso e il cuore che batte di lì. E nel comunismo vedo il 'sol dell'avvenir' , e voi che mi conoscete farete le ovvie tare a quanto scrivo capendo quanto stupido sia il parlar di comunisti della destra e quanto più stupido sia il dichiararsi di sinistra del pd colle mutande calate in estro in fronte al turgido capitalismo, rinnegato adescandolo con gesti da consumato pederasta.
Non cito banche, non nego che ci siano a sinistra persone rette e stimabili; ne conosco e le voterei se non avessi a certezza che verrebbero demolite dall'ambiente in cui entrano.
La destra italiana, semplicemente, non esiste. Il peccato originale del fascismo aspetta ancora un qualche cristo che ce ne liberi; fino allora vedremo pallidi vermicelli schiavi del mito dell'uomo forte, niente più.
Non votar è inutile, anzi: molto peggio, è abdicare quello per cui i nostri padri han dato la vita regalando al miglior offerente la nostra testa: una testa, un voto.
Voto Grillo,
deh! Dapprima l'ho pensato come protesta; oggi come proposta.
Un po' anche per dar ragione a mio figlio (che non lo vota): una bomba in parlamento ci vorrebbe, lui dice, e questo è Grillo: 120 vecchi onorevoli in meno, eliminati.
Saran meglio quelli nuovi? Non lo so, anche la lega vent'anni fa sembrava essere nuova ed ha, effettivamente, introdotto un cambiamento portando i cappi in parlamento contro i corrotti. Che forse era peggio di prima, però, quando i cappi si sono trasformati in diamanti per investire i troppi soldi. Ma tant'è, a tutti i politici che hanno lasciato viva la 'porcata' questa 'bomba' è meritata, e lo è soprattutto perchè è democratica, perchè usa le leggi della nostra Costituzione per cercare di cambiare.
Capite che dire 'voto Grillo', non vuol dire votare lui: vuol dire votare tutti quelli che si stanno impegnando con lui, ch'è altra cosa. In Sicilia si son ridotti dei 4/5 lo stipendio e hanno messo il risparmio a disposizione dei finanziamenti per la piccola impresa; se questa è l'antipolitica, non ne vedo l'ora.
Saranno incapaci di governare? Sì, non ne ho molti dubbi. Ma ne ho ancora di meno su chi negli ultimi venticinque anni ci ha portati a questo disastro.
Eppoi, vivaddio, lasciatemi uno sfogo personale sulla sinistra che mi è localmente più vicina, e che vorrei sentire più vicina.
Proprio da un esponente, Antonio Albanese, della lista civica che più è da quella parte che si chiama 'La Cassa un paese per tutti', ho ricevuto una
[volgare pagina di insulti] di cui basta il lessico per definire l'autore.
Dai suoi sodali, Giovanni Nepote vicino ai Comunisti Italiani e Fabio Lamon vicino al PD, altrettanto si può dire
dai frutti giudicherete la pianta; non una riga di dissociazione o di presa di distanza, anche di fronte a più richieste; anzi, un'implicita condivisione delle ingiurie tacendone il giudizio e promuovendone l'autore a presidente di gruppo al quale è inutile chiedere quale sia la posizione comune su ciò che ha scritto.
Dai più pavidi membri del gruppo, silenzio; non penso ci si possa aspettare altro.
Se questa è la sinistra a me vicina dichiaro di avere il sangue verde ed il cuore che batte nei piedi; mi dissocio, mi allontano, mi dichiaro esterno da chiunque usi questi immondi metodi nel confronto d'idee, ne sospetto la diretta contiguità tra le forze politiche e gli esponenti locali e dichiaro che rifuggirò la matita copiativa dal frequentare i loro simboli a tutti i livelli, che suggerirò a chiunque di stare lontano da questa mala pianta, che chiederò loro in nome di quell'educazione che non hanno dimostrato di conoscere di avere la decenza di non chiedermi mai il voto, nè di chiederlo a chi mi sta vicino.
Questa la mia posizione sulla politica che mi gira intorno; sono pronto, in ogni momento e con chiunque, al confronto ed a cambiare idea, purchè non si scada nell'insulto gratuito e nella volgarità che allontanerebbero da me anche i migliori ragionamenti.
Arrivato ai cinquant'anni, anche offeso, sorrido d'un sorriso un po' ebete, e non m'arrabbio più: taglio col macete ciò che non mi piace, e cerco ciò che mi risuona buono nell'anima.
Fortuna ch'è quaresima e l'anima riposa.
La più alta forma di libertà porta con sé la più grande misura di disciplina e umiltà. La libertà che viene dalla disciplina e dall'umiltà non può essere negata, la licenza sfrenata è un segno di volgarità sia verso se stessi che verso il prossimo.
Mahatma Gandhi