biagio
iscritto: 07/09
messaggi: 454
Si c'è da essere preoccupati , ma poi usare l'ottimismo della volontà.
-Prima considerazione:i tre Comuni "fratelli" San Gillio, Givoletto, La Cassa già uniti in un unico comune, devono ricominciare ad agiere insieme.
Il campanilismo, lo zappare ciascuno il proprio "orticello" ,inevitabilmente porterà a perdere servizi.
Che senso ha che La Cassa abbia una postazione di CROCE ROSSA, San Gillio di CROCE VERDE, Givoletto un'altra croce.
La necessità di collaborare non l'ho scoperta ora.
Nel periodo in cui ero sindaco si era ottenuto un contributo per l'intera spesa per redarre un Piano Regolatore Intercomunale tra La Cassa, Givoletto, Valdellatorre, i tre comuni dell'allora Comunità Montana CHE GRAVAVANO UNIFORMEMENTE VERSO LA CITTA'.
SIGNIFICAVA OTTIMIZZARE I SERVIZI QUALI SCUOLE MEDIE, SERVIZI SANITARI ED ASSISTENZIALI, SERIZI SPORTIVI, ECC...ECC...
Non se ne fece nulla perchè vi erano troppi interessi , anche conflitti di interessi degli stessi amministratori comunali, a "manovrare liberamente sull'edificabilità dei suoli ."
Per ritornare all'ambulatorio medico di La Cassa, l'immobile è di proprietà della Società di Mutuo Soccorso La Familiare.
Società costruita in gran parte con lavoro volontario da quella splendida generazione uscita dalla seconda guerra mondiale.
Operai che andavano a lavorare in fabbrica a Torino, in bicicletta.
Poi , il primo pensiero, nel tempo libero, era per la Società.
Una generazione che viveva la vita con ONESTA', RETTITUDINE , CONDIVISIONE e soprattutto apertura verso gli altri.
Lavoratori in fabbrica e maestri nella vita, anche solo con la quinta elementare, quando non la terza
Oggi che l'istruzione è migliorata ,è sbocciato un individualismo pauroso.
Per dire le cose come stanno anche nella Società l'impegno fattivo, concreto, scarseggia.
Facendo l'ipotesi peggiore, se qualcuno butta la spugna la Società chiude.
Ciò significa che tutto il patrimonio và o allo Stato o ad un'altra Società che se utilizza i soldi per ampliare la propria struttura, potrebbe vendere, a prezzi di mercato , a La Cassa.
Non credo che il nostro Comune avrebbe la disponibilità finanziaria per acquistare l'ambulatorio.
Teniamo presente che il nostro Comune ha già difficoltà a ristrutturare l'immobile di via Fila e l'immobile di piazza Galetto.
Se non si ristruttura quest'ultimo, rischia anche la presenza della Farmacia o armadio farmaceutico ...
Questa è la situazione !