italo
iscritto: 07/09
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In questo venerdì santo 2010 leggendo ciò che mi capita intorno (RU486) non capisco, non capisco, non capisco, continuo a non capire. Sarò tardo, deficiente, insensibile e immaturo, ma non riesco a capire.
Così come è successo per la 194, così come sarebbe successo se avessi avuto l'età della ragione per il referendum del divorzio.
Io accetto e comprendo (e io stesso potrei essere tra questi) che molte persone possono essere contro la pillola RU486, contro l'aborto, contro il divorzio: concetti messi insieme o presi singolarmente, non importa.
Nessuno impedisce a queste persone di comportarsi come credono: sono scelte personali, che stanno nella sfera di ciò che una persona può decidere.
Ciò che non capisco è perchè queste persone vogliano imporre la propria visione della vita agli altri, e a me.
Ciò che non capisco è perchè una persona possa arrogarsi il diritto di decidere ciò che è bene per un altro suo simile contro la sua volontà, che cosa fa dire ad una persona che la propria verità è imponibile agli altri perchè la sua fede è giusta e quella altrui sbagliata.
Abbiamo sterminato decine di milioni di nativi americani in nome della religione cattolica; vogliamo farla finita una volta per tutte?
Abbiamo bruciato sul rogo ragazze innocenti chiamandole streghe: vogliamo smetterla di dire che i cattolici difendono la vita?
Abbiamo creato il tribunale della Santa Inquisizione per difendere il potere temporale del clero: vogliamo finirla di dire che i cattolici difendono la verità?
Abbiamo davanti agli occhi decine di immigrati che lasciamo morire di fame, abbiamo la corruzione a tutti i livelli, c'è l'evasione fiscale che premia i malvagi e crocifigge i poveri, ci sono le multinazionali che pur di guadagnare brevettano i farmaci e lasciano morire chi non può permetterseli, la ricchezza materiale innalzata a valore unico, c'è la Chiesa che vieta il preservativo dove l'AIDS uccide, che vieta la femmina ai sacerdoti che privati del necessario abusano dei bambini ...
vogliamo finirla di dire che l'RU486 è un problema? La vogliamo finire?
Non c'è veramente altro in cui la Chiesa si possa impegnare?
Ho una nostalgia rabbiosa della Chiesa, di ciò che avrebbe dovuto essere e non è.
E che dire di chi ci va dietro per ignoranza o per calcolo politico, di Cota, di Zaia, di Berlusconi?
Niente. Non posso dire niente.
Oggi, unico giorno nell'anno: niente campane, niente transustanziazione.
Posso solo sentire dolore