Ho letto la '
lettera aperta n.1 al fratello Silvio Berlusconi' da parte del maestro del grande oriente democratico.
Sic.
Che tristezza.
Ho letto in passato qualcosa dei grandi maestri massonici; mi sono interessato dei 'muratori', di esoterismo e di alchimia; letture da comodino, simpatici passatempi, curiose divagazioni, niente più.
Questa lettera è veramente penosa: nello stile, nella prosa, nei toni, nei termini, nei modi. La massoneria può essere giudicata in molti modi ma non le si può togliere l'aura di studio, iniziazione, mistero, cultura che la circonda; e chi guida una loggia dovrebbe essere tra i più illuminati. Se è vero che il mezzo è il messaggio, che la forma è il contenuto, che penoso messaggio esce fuori da questa lettera; o è una bufala colossale, oppure è una copertura.
Che la massoneria esista, che guidi i fili reconditi dei politici, che operi nel buio per i propri fini lo posso anche supporre; che un maestro venerabile scriva delle baggianate del genere con uno stile così becero, no.
Non ci ci può neanche più fidare dei massoni per leggere qualcosa di serio, ci affidiamo a Fini per combattere Berlusconi, alle feste dell'unità non ci sono più le piadine.... ma in che mondo viviamo?