Manuel
iscritto: 08/09
messaggi: 66
Caro Biagio, non c'è nulla da spiegare bene e comunque non sarei in grado di farlo.
Posso chiarirti il mio post: entusiasmo e piena condivisione per la spietata analisi che Laura ha fatto della nostra informazione (informare= dare una forma..a cosa? a noi, ai nostri pensieri, alle nostre idee?).
Lo specifico caso che lei ha citato come fulgido esempio della condizione in cui versa l'informazione in Italia, mi ha suggerito di proporre una diversa prospettiva che ho trovato nel testo citato.
Ribadisco il termine "prospettiva", non verità, un modo diverso di fare collage delle informazioni disponibili.
Leggendo altri post di questo avvocato ho avuto modo di vedere sotto angolazioni diverse molti altri casi irrisolti della nostra ahimè ricchissima cronaca nera che di per sè stessa non ha alcuna attrattiva, ma offre l'occasione di vedere in quale mare di "nita" stiamo navigando.
Pur non condividendo tutta la costruzione teorica è piuttosto semplice accorgersi che i media ufficiali ci propinano versioni e controversioni davvero risibili se valutate con occhio critico e preparato.
La cosa più triste è come siamo disposti ad accettarle senza senso critico, quindi per noi è normale che dopo poche ore dagli attentati delle torri gemelle ci vengano elencati i 15 terroristi implicati, con tanto di foto, provenienza, campo di addestramento ed albero genalogico, mentre per capire chi ha ucciso un bimbo in una casa di montagna servono anni di processi, plastici, e 100 puntate di Morta a Morta...per restare infine col dubbio.
Auguri per la tua schiena