Manuel
iscritto: 08/09
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Sicuramente scegliere quell'esempio è stato un errore dal punto di vista della comunicazione, come lo fu la stessa frase generalizzante usata nella discussione su Saramago.
Di fatto continuo a credere che generalizzare sia un buon modo di rendere un'idea o descrivere un fenomeno.
Detto questo voglio precisare che la frase riguardante la TV è inequivocabilmente rivolta al conduttore, il prof. è entrato nel discorso solo per il suo nome anagrammato e palindromo fatto oggetto di ironia a sfondo simbologico.
Ho peraltro specificato come si trattasse di un esempio che non coinvolgeva gli "attori"
Accetto e condivido il richiamo, ma non mi sento di avere commesso il fatto.
Stigmatizzare la superficialità può indubbiamente essere corretto, credo che nella stessa discussione nella quale stiamo agendo ed in molte altre passate vi siano stati livelli molto meno superficiali che non hanno destato alcun interesse, ed altrettante superficialità non sottolineate.
Discuterei anche volentieri di quale differenza passi tra superficialità e generalizzazione e di come, in una matrioska del pensiero, vi siano superfici profonde e profondità superficiali.
Ma qui, come dice Biagio, siamo nell'onanismo intellettuale per il quale ognuno sceglie le immagini più stimolanti per il proprio inconscio. (siamo tutti disposti a dichiarare quali sono?)
Difendo in ultimo il mio diritto alla superficialità nel ritenere, con personalissima ma comunque rispettabile opinione, che il semplice fatto di avere spazi pluriennali in TV sia segno di non avversione e di partecipazione al sistema di informazione (reale oggetto della discussione), per approfondire propongo alcuni nomi come San Toro, Travaglio, Piero Angela, Saviano etc.
Un'ultima annotazione su come la critica della forma ci allontani dalla sostanza.