Igor
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Diego, messa così non fa una grinza. Sono d'accordo con te.
Io però provavo a sondare un percorso, che può non essere simpatico a tutti, ma, che ci vuoi fare, a cercare nuovi sentieri ci si può anche sporcare...
Quello che ha svegliato in me questa voglia di vagabondare è stata una diffusa ostilità verso la televisione che ho riscontrato di questi paraggi (gente, ho capito perchè La Cassa ha raddoppiato gli abitanti da quando ci vivevo io...:-)). Ostilità che mi è apparsa, almeno a prima vista, esagerata, dalla proposta di una dieta mediatica fino ad un obiezione totale. In realtà non riesco, nei vari post, a trovare una argomentazione convincente per cui si dovrebbe smettere di guardare la tv, anche se ammetto che eccedere possa far male (ma questo vale anche per il vino). La TV ci condiziona, influenza le nostre scelte, la pubblicità pilota i nostri acquisti... Io credo che sia vero solo in parte e che per guardare certe trasmissioni, un po' imbecilli bisognava esserlo anche prima...
Ho scritto, qualche post fa, che ci sono produzioni televisive eccezionali in mezzo a tanto fango e che rinunciare a tutto è come buttare il bambino insieme all'acqua sporca.
Di fronte a posizioni così... rigide, radicali, mi accorgo di provare una certa diffidenza. Anche perchè spesso si portano dietro una specie di autocompiacimento elitario, snobista (io sono fuori dal coro, io invece di guardare la tele sto con la famiglia, io le notizie le leggo sui blog, le ricevo col podcast dopo averle verificate con l' l-Pad).
Sottinteso: tu che guardi la tele sei un'imbecille a cui fanno il lavaggio del cervello tutti i giorni (lo so che non l'ha detto nessuno, ma perchè ho la sensazione di averlo sentito?).
Ed allora mi viene da chiedermi: ma è davvero cosi? E una volta che me lo sono chiesto per la televisione me lo chiedo anche per i palloni cinesi, per il cibo biologico, per il caffè solidale ecc. ecc.
E qualche volta mi viene il dubbio che, più che un impegno vero per migliorare questo mondo, sia una specie di bandiera da sventolare, ora che ne sono rimaste poche. Un modo per dire: io non sono come gli altri, caproni ottusi, io non mi faccio fregare. Io sono quello che va controcorrente perchè faccio parte dei buoni che hanno sempre ragione.
Oh, attenzione, è solo un dubbio, uno spunto, una provocazione. Non è che ce l'ho con qualcuno in particolare...
Non è che così ci si faccia tanti amici. Se si vuole portare un messaggio non so se sia il modo migliore.
Però credo anche che, chi fa la scelta di diventare vegetariano, di guardare meno la televisione, di fare qualcosa per il coltivatore diretto di caffè in America Centrale, parta comunque da dei princìpi vicini ai miei e forse, se non alziamo fiammate troppo alte, riusciamo anche a capirci.
Diego, chi è stufo di certa politica, però secondo me, dovrebbe anche mostrarmi il fondo della strada da percorrere, l'arrivo. Perchè intanto che la parte buona del paese continua a dividersi in una mitosi anomala che invece di produrre crescita riduce, l'Italia va a escort.