Igor
iscritto: 10/10
messaggi: 36
Italo,
allora è tutto a posto.Io mi preoccupavo per niente.
Quindi posso dire a una coppia di giovani che conosco di cui lei fa la segretaria da un notaio (ti tralascio l'importo del cedolino) e lui lavora in una cooperativa che lo fa lavorare il 60/70 % del suo tempo (e lo paga di conseguenza) che possono tranquillamente fare due o tre figli perchè a Kinshasa sono più poveri di loro. E quando i bimbi usciranno da scuola alle 16.30 dirò a lei di mettersi part time per andarli a prendere.
E se vuoi, in privato, ti faccio nome e cognome. Anzi, ti faccio tutto un elenco di persone che vivono così.
Non mi sembra così strampalato, nel decidere se avere un figlio o no, considerare la propria situazione economica attuale e prospettiva.
Naturalmente tutto può succedere, ma fare un figlio partendo da una situazione già molto critica è, perlomeno, irresponsabile. Anche nei suoi confronti.
Parere opinabile, certo. Però penso che nel mettere al mondo un figlio si debba essere ragionevolmente certi di essere in grado di farlo crescere fornendogli tutti gli strumenti affettivi, psicologici e materiali per affrontare la vita. Ovviamente non è detto che poi ci si riesca.
E allora non me la sento di biasimare i due ragazzi di prima se hanno deciso di rimandare a tempi migliori questo progetto di vita.
Speriamo che arrivino in tempo.