Non so dire se il PIL di un paese corrisponda esattamente alla sua ricchezza, e anche se è così, il fatto che si possa accedere a più o meno servizi data una certa ricchezza dipende da quando questi servizi costano. Ma poi si tratta degli stessi servizi?
Se prendiamo un'automobile di oggi svolge più o meno la funzione di una di quarant'anni fa, ma diresti che è uguale?
Io non sono particolarmente esperto in economia e quindi non ti so dire se col totocalcio si possa finanziare la sanità, per quello che ne so io potrebbe già essere così.
La scelta, però, di utilizzare il denaro pubblico per finanziare la sanità, grandi opere, sviluppo industriale, infrastrutture, assistenza sociale in diversa misura è un fatto politico, a cui partecipiamo tutti nella cabina elettorale con la matita in mano ed anche un po' nelle azioni di tutti i giorni. E nel mettere la crocetta su un simbolo piuttosto che un'altro, decidiamo quale settore della vità di tutti sarà maggiormente beneficiato di investimenti e sviluppi.
E non so nemmeno se sia corretto dire che, visto che oggi il PIL è cresciuto rispetto a quarant'anni fa dovremmo poterci permettere gli stessi ospedali di prima: sai quanto costa un'ospedale oggi e quanto costava quarant'anni fa? In termine di costo del lavoro, attrezzature, servizi, ecc. Siamo sicuri che il paragone regga?
Ti do anche qualche buona notizia: ci sono anche delle eccellenze in Italia, non solo in Africa, e ti dirò di più, perfino in Piemonte.
Ti faccio un esempio di un servizio che , non quaranta ma, quindici anni fa non esisteva nel campo delle emergenze sanitarie.
Puoi trovare tutte le informazioni su
http://www.patatrac.org/frameset/patatrac.htm ma, per brevità provo a spiegarlo in modo semplificato.
In Piemonte esistono un certo numero di DEA (i Pronto Soccorso) , credo una quarantina, ma solo un numero limitato di Neurochirurgie. Fino al 1995 se mi fosse capitato di cadere sciando a Sestriere e di battere violentemente la testa sarei stato portato probabilmente all'ospedale di Pinerolo dove, secondo protocollo, mi avrebbero fatto una TAC. Non essendo però presente un neurochirurgo a visionare le lastre, in una buona percentuale di casi, sarei stato trasferito al CTO di Torino in ambulanza dove lo specialista avrebbe finalmente potuto diagnosticare ed eventualmente intervenire chirurgicamente.
Oggi, grazie ad una rete, non si trasferisce subito il paziente, ma una "richiesta di consulenza" corredata delle immagini TAC. Il neurochirurgo di turno al CTO (o in un'altro centro) visiona i dati e decide se il paziente deve essere effettivamente trasferito (in casi particolarmente urgenti anche in elicottero) oppure non si trova in pericolo e può essere dimesso o, al limite, tenuto in osservazione. Oggi tramite questo sistema si sono ridotti, in Piemonte, dell'85,7% i trasferimenti inutili di pazienti liberando risorse economiche ed anche materiali (ambulanze che invece di trasferire pazienti sani soccorrono chi è realmente in pericolo).
Questo accade in Piemonte, non a New York.
Anche le centrali operative del 118 in Piemonte, oggi, sono tecnologicamente all'avanguardia, grazie a tecniche e strumenti di dispatching estremamente sofisticati che permettono all'operatore di determinare, in un tempo molto limitato, quale mezzo di soccorso deve essere inviato a seconda della tipologia dell'incidente (
http://www.ospedale.al.it/Struttura.aspx?IDE=1809 e
http://www.emergencydispatch.org/articles/whatis.html.
Queste sono cose che salvano le vite.
E poi ci sono le reti e gli osservatori per patologie specifiche, per esempio quella allergologica (
http://www.regione.piemonte.it/sanita/program_sanita/specialita/allergo.htm) che si interfaccia con i sistemi delle DEA per la raccolta di informazioni.
E questo solo per parlare di emergenza.
Io, Italo, preferisco farmi male ed avere bisogno di un'ambulanza oggi piuttosto che quarant'anni fa.
Per quanto riguarda il diritto di avere un'ospedale vicino a casa, non saprei. Specifica cosa intendi per "vicino". Un abitante di Usseglio, per esempio, dove ha il diritto di disporre di un ospedale? Non credo che si giustifichi la costruzione di un ospedale a Lemie. D'altra parte, stando ad Usseglio, mi è capitato più di una volta di vedere intervenire l'elicottero del 118 per soccorrere dei casi urgenti.