Spesso ci sono scritti su questo sito che riportano ad una visione negativa delle forze che governano questo pianeta che tramano complotti contro noi poveri ‘servi della gleba' del nuovo millennio; non sono assolutamente contro chi scrive queste cose; né sono in grado di discernere la verità o il dietrologismo che sottintendono; sono curioso di saperne di più.
Tuttavia voglio riportare una notizia positiva che ho trovato in rete e che molto si intona con quanto scritto a proposito della
potenza dell'uso della rete da parte dei citati ‘servi' e con gli scritti apparsi in questo sito.
Tutti quanti conosciamo la Nestlè, multinazionale alimentare, così come conosciamo le barrette di KitKat, conosciamo Facebook e Youtube; forse non altrettanto bene conosciamo
l'olio di palma, alimento quanto mai controverso.
Sono gli ingredienti di una storia che, senza dispiacere a Danda, definirei paradigmatica.
La Nestlè ha sistematicamente abbattuto aree di foresta tropicale in cui vivono gli Oranghi per impiantare piantagioni di palma: è uno dei metodi più redditizi per sfruttare il suolo tropicale vista la resistenza della pianta ai suoli difficili.
I soliti ‘rompiballe' di GreenPeace avevano diffuso un video in cui il consumo delle barrette kitkat era associato al nutrirsi di oranghi sanguinanti: l'hanno postato su youtube.
Nestlè ha chiesto la rimozione del video (suona meglio in inglese: Nestle lobbied to have the video removed) alla quale Youtube (leggi: Google) ha prontamente dato retta, rimuovendolo dalla rete. Ma tant'è, ormai lo sappiamo, l'abbiamo già detto: ogni cosa scritta in rete è scritta per sempre.
GreenPeace, a questo punto, chiede a tutti di lamentarsi sulla
pagina Facebook di Nestlè; operazione fatta da migliaia di persone. Tra queste, qualcuno recupera il video e lo mette online sui circuiti alternativi a Youtube: attenzione, ci vuole un po' di stomaco a guardarlo, preparate i bambini se volete farglielo vedere. E' qui:
http://vimeo.com/10271748, magari lo trovate anche con i titoli in italiano.
Dopo che è stato visto più di un milione di volte la Nestè ha ricevuto 200000 email e centinaia di telefonate, per non parlare dei commenti su Facebook; ha dovute porre rimedio alla verticale perdita di immagine del suo prodotto.
La Nestlè ha risposto con una mossa a sorpresa (cercando di salvarsi la faccia): ha contribuito alla più grande campagna contro la deforestazione (in associazione con
the Forest Trust) ed ha pianificato di portare la produzione di olio di palma dal 18% attuale al 100% di produzione ecocompatibile.
GreenPeace considera questa posizione una grande vittoria.
Tornando a noi: mi rendo conto che anche questa vittoria possa essere vista in chiave negativa, ma è innegabile che il mezzo della rete in mano a tanti cittadini consapevoli diventa uno strumento di azione contro i grandi poteri, e che l'opinione delle persone coinvolte non è facilmente tacitabile. Diventa ancora più importante la lotta contro chi vuole limitare la libertà della rete.
Diventa ancora più importante imparare ad usare con discernimento questo strumento che è la grande arma di democrazia e partecipazione che abbiamo a disposizione.
Diventa ancora più importante cercare di avere più banda e più connessioni a La Cassa, perché non è una richiesta di tecnologia: è una richiesta di cultura.
Ciò che chiedo a chi si propone si amministrarci: che la connessione ad internet diventi un diritto dei cittadini espresso da un documento ufficiale. Chi può assumere questo impegno?