Ci sono diversi atteggiamenti che un moderatore di forum può adottare di fronte agli interventi, a volte un po' bruschi, che ci sono stati in questi giorni; proprio in concomitanza del natale e con tutta la prosopopea del sostizio d'inverno abbiamo letto qualche parola che è sembrata a molti un po' sopra le righe.
Spesso questi atteggiamenti si traducono in uno 'state bbboniiiii', oppure in un profluvio di interventi per stemperare la tensione, oppure ancora nel focalizzare l'attenzione dei lettori su un altro tema, a volte addirittura si ricorre ad una temporanea sospensione del /dal forum.
Conoscendo di persona le persone intervenute, penso non sia necessaria alcuna di queste misure; l'intelligenza che fa capo ad ognuno ricondurrà a misura i comportamenti, non ne dubito. E 'proprio questa consapevolezza che ha portato ad ognuno ricchezza nel leggere questo sito, e la somma di diverse intelligenze che costruisce la ricchezza di questa piazza telematica.
Voglio invece porre l'accento sugli interventi di Alessandro Ballauri; sono intervenuto con una certa decisione nel merito perchè li ho trovati volutamente provocatori ma ho voluto anche cogliere l'occasione per svelenire il clima e ribaltare l'atteggiamento. Sarà il clima natalizio o lo spirito d'avventua, non so, ma ho voluto approfondire quanto sostenuto da Alessandro contrariamente a quanti, via mail o di persona, chiedono invece una mannaia più affilata.
Rispondo in particolare in questo testo all'intervento nel quale chiedevo lumi sulla destra sociale; inserisco il testo come articolo perchè potrebbe essere lo spunto per una discussione che vada un po' oltre la semplice contrapposizione.
Accolgo i tuoi consigli, Alessandro, e faccio miei i tuoi suggerimenti sulla destra sociale. Anzichè risponderti con quanto so, cerco di approfondire quanto esprimi; penso che ciò sia alla base di un dialogo proficuo. Mettersi nei panni dell'altro è l'inizio per fare in modo che un confronto diventi un dialogo.
Sarà un post forse lungo; chi cerca la rissa non troverà pane per i suoi denti e può lasciare qui.
In particolare mi hanno sollecitato la fantasia i riferimenti a Tilgher e a [casa] Pound; nel secondo caso mi chiedo perchè centri sociali di destra facciano proprio il nome di un poeta che scrive in inglese; poeta che, purtroppo, non conosco. Mi avvio quindi ad una ricerca in rete che dura qualche giorno [da quando hai scritto il
post] per cercare di capirne di più.
Su Tilgher sono pigro e non riesco ad approfondire: il suo passato da militante della destra più o meno estrema, l'imputazione e completa assoluzione da accuse di strage mi colpiscono solo di striscio, mentre mi rimane impressa una frase nel suo sito:
"
I miei amici su face book sono all'80% esponenti di una area politica che dovrebbe definirsi nazionale e sociale, ma l'immagine che ne viene fuori è desolante e deprimente: nessuna attitudine ad ascoltare gli altri, tutti portatori del verbo e della verità, nessuno disposto a riconoscere le ragioni dell'altro, tutti autoreferenziali ..."
[...]
"La verità è che abbiamo tutti bisogno di un bagno di umiltà, intanto per capire perché la nostra parte politica, che è convinta di avere delle soluzioni vere ed esclusive per risolvere i problemi di questi tempi, non è in grado di raccogliere i consensi che meriterebbe. Poi dobbiamo spiegarci perché, finché eravamo assediati in un 'ghetto'umano e politico, siamo stati tutti uniti e pronti a difenderci l'un, l'altro, ora che nessuno più ci minaccia ma c'è solo da passare all'attacco per fare dell'Italia una Nazione ad alto contenuto sociale, ci sbraniamo reciprocamente senza un reale motivo e senza alcun contenuto."
Le trovo parole sagge. Indipendentemente dalla parte politica dalla quale provengono, qualificano chi le pronuncia.
Alla fine della pagina viene incidentalmente citato Ezra Pound ("
Sarebbe facile in questo caso citare Ezra Pound, ma non ne sono degno") e questo mi porta a cercare di capirne di più su questo personaggio tanto enfatizzato dalla mitologia destrorsa.
Lancio qualche motore di ricerca per pescare un po' di notizie, video, commenti; mi aspetto di trovare un futurista, militarista, esaltatore del superuomo e zang tumb tumb a volontà.
Invece trovo un Grande.
Certo, un Grande per quanto si può capire da qualche giorno di spezzettate ricerche, non certo da una analisi approfondita; ma quel poco che ho visto mi fa intuire che siamo al cospetto di una delle più grandi personalità del novecento. Una mente aperta, illuminata, acuta e penetrante che percorre lucide analisi dell'attualità e contemporaneamente siede come bambino a contemplare la perfezione del creato.
Ciò che mi sfugge completamente è il collegamento con la destra, con la filosofia della destra. In certe parti è addirittura più affilato di Marx nella denuncia del capitalismo, nell'individuare nello strumento della moneta il cappio che uccide i popoli. Penso: o è sbagliato il mio concetto di destra, oppure Bush con la sua difesa delle grandi
corporation non è di destra.
Tertium non datur.
I 'Cantos', la sua opera massima, sono di una profondità ed estensione inarrivabili per i miei quattro neuroni; quasi un Dante del nostro tempo misura la realtà e la riconduce a metrica declinandola essotericamente (in modo che tutti possano leggerla) ed esotericamente (in modo che gli 'iniziati' capiscano un significato più alto) conservando l'umiltà di chi pensa di non aver fatto abbastanza. Inarrivabile l'intervista di Pasolini a Pound, due menti che si confrontano sull'assoluto; Pound che sostiene di non essere riuscito nella sua poetica a fare di tutti i particolari un cosmo e Pasolini che risponde 'a noi sembra proprio di sì'. Santo cielo, esistono ancora uomini così?
Giusto per divertimento leggo qualche passo del confronto tra Yeats e Pound nel periodo in cui era a Londra; in quel fine ottocento che ha visto l'esaltazione massima dell'occultismo e della psicologia esoterica leggere di Pound che dapprima scettico concede a Yeats, sostenitore dello spiritismo, qualche punto di ragione per poi in parte ritirarsi e farsene una ragione che assimila con le proprie, profondissime, conoscenze dei classici della letteratura e dell'esoterismo (conosceva perfettamente il massimo testo cabalistico, lo
Sefer Yetzirah, e tutti quegli autori come Steiner, Guénon, Fulcanelli che hanno illuminato molte menti)... beh, questo mi lascia ammirato e stupito.
Ma che c'entra tutto questo con la destra e, soprattutto, con una filosofia/ideologia di destra? Continuo a non capirlo.
Qualcuno dice che sia perchè Pound ha visto positivamente il regime fascista, ed è stato prelevato dai partigiani per essere rinchiuso nel campo di prigionia di Metàto (Pisa) . Qui, dopo due anni in una gabbia di ferro, è stato spedito in America dove l'hanno rinchiuso in un manicomio criminale. Se questa è la motivazione, per il poco che ho capito
mi sento di dare del deficiente a chi la sostiene: la somma di due ignoranze (quella di chi crede che sia stato un ideologo del fascismo e quella dei partigiani che l'hanno imprigionato) non fa neanche una mezza verità.
Pound incontra Mussolini una sola volta; gli presenta i 'Cantos' e Mussolini li rigira tra le mani e commenta 'divertenti...'.
Nella sua ingenuità di grande uomo di cultura, Pound pensava fosse un giudizio sull'opera ma oggi chiunque conosca lo spessore culturale di Mussolini se lo mette vicino ai nomi che ho citato prima dà ragione a chi sostiene (e sono in molti) che il '
divertenti...' fosse relativo alla particolare impaginazione tipografica, non certo alla lettura..
Alessandro, mi piacerebbe che organizzassi una serata per leggere i Cantos, magari in biblioteca da noi, spiegandoceli: sono versi alti, magnifici. Insieme, vorrei qualcuno dei centri sociali di destra (ossimoro?) che ci spieghi perchè si chiamano 'casa Pound' e cosa portano avanti della filosofia del poeta.
Ritengo che non si capisca nulla di Pound se lo si toglie dall'ambito in cui operava: quello della cultura, e della spiritualità. Utilizzare il suo appoggio al fascismo per definirlo un'icona della destra mi sembra un'operazione culturalmente imbecille.
"A scanso dei fraintendimenti di cui è stato vittima, sarà bene specificare che non fu mai militarista, imperialista, o razzista, anzi, a tutto ciò fu ferocemente avverso.
Era e fu sempre poeta di pace, convinto della necessità di mantenere un impegno permanente in difesa della pace, proprio perché sapeva bene che le guerre sono sempre causate da fattori economici, per gli sporchi interessi di pochissimi, a svantaggio di tutti gli altri.
Non ci sono guerre giuste" (dal sito ezrapoundnovara).
A me basta questo per farlo dissociare da tutta la destra che conosco che è militarsita, razzista, sostiene le guerre ed è per l'uso della forza nel mantenere la pace: la propria, e che gli altri muoiano, perchè sbagliano.
Di questo grande poeta mi resta l'idea di un bellisimo grande vaso di cristallo finissimo che può essere spezzato da chiunque non lo sappia maneggiare; mi resta la voglia di approfondire, i propositi che faccio per il nuovo anno per una lettura estesa.
Mi resta l'atteggiamento di chi ha la forza interiore enorme di scrivere:
Nathless I have been
a tree amid the wood
And many a new thing
understood
That was rank folly
to my head before.
Eppure sono stato albero
nel bosco
E ho scoperto molte cose nuove
che un tempo erano follia
per la mia mente.
E. Pound "The Tree"
Tutti, nell'indagare quello che dicono gli altri, possiamo scoprire cose nuove che un tempo giudicavamo follia; in questo sta lo scopo di un forum, nel confrontarsi per scambiarsi le idee: prendi le mie, io prendo le tue e cerco di capirle.
Nomen Omen,
nomina sunt omina: Pound significa 'sterlina', e Ezra ha fatto della lotta al monetarismo uno dei grandi scopi della sua vita.
Cercare di piegare l'idea di un grande poeta ad una ideologia politica per drizzare la schiena a chi deve pensarla in un certo modo mi sembra quasi che equivalga a
rassodare un balilla.
Alessandro, sei bravo con gli anagrammi?
NB
Qui sotto riporto alcuni dei link che ho seguito per gli approfondimenti.
L'anagramma finale è stato fornito da un anonimo, carissimo, estimatore del sito.