In questi giorni qualche voce polemica nei confronti di questo sito s'è levata e mi sento in dovere di intervenire; mi obbliga il ruolo di responsabile di questo spazio.
Intendo chiarire che questo sito non ha alcun rapporto con nessuna delle parti politico/amministrative presenti in lacassa, anche se a tutte ha offerto lo stesso spazio.
L'
intervento di Diego che ne definisce l'equidistanza dalle due principali parti in causa (maggioranze e minoranza) mi sembra significativo; altrettanto la sua richiesta di un pronunciamento chiaro che, spero, avrà un esito più felice delle mie perorazioni.
L'aspetto fondamentale è che questo è uno spazio libero: se qualcuno ci scrive sopra e poi viene criticato
deve fare i conti con la democrazia, non con il sito. Se non si vuole essere criticati basta scrivere in un sito in cui non sia concesso diritto di replica. Semplice.
In particolare penso che, ad un anno dalle elezioni, sia giunto il momento di definire quali azioni politiche vuole mettere in essere, anche personalmente, chiunque sia interessato al futuro di questo comune. La maggioranza in questo momento sta agendo: su come opera, e su come viene criticata dalle minoranze, i cittadini si faranno un'opinione e agiranno di conseguenza.
Dell'altra parte in causa, la lista 'La Cassa un paese per tutti', è giunto il momento di cercare di capire dve vuole andare a finire e che cosa vuole fare. Ne faccio parte, quindi sono parte in causa; penso di costituire una 'opposizione interna' (meglio definito come 'rompiballe') perchè a volte contesto le decisioni prese nelle rare, rarissime volte in cui se ne può discutere. L'ultima volta nevicava; oggi siamo a maggio e nessuna assemblea è in vista.
A questo punto non so neanche se ne faccio parte; tant'è che sono stato accusato di fomentare un sito contro la lista stessa.
La decisione del 'terzo polo' di non costituire parte politica a sè in vista delle prossime elezioni lo mette fuori gioco.
Mi scusino i lettori se pecco di egocentrismo, ma devo riportare il mio caso personale per evidenziare alcune parti che mi sono oscure.
A questo punto ho bisogno di capirci qualcosa di più sulla lista di minoranza.
Come faccio a sapere se appartengo o no alla lista? Ci sono più luoghi di epifania della lista: le riunioni plenarie, l'associazione, alcune mailing list di quello che chiamerò il gruppo ristretto, la mailing list partecipazione, la parte di questo sito dedicata alla lista, la pagina facebook della lista; un sito annunciato e mai visto.
Alle
riunioni plenarie ho sempre partecipato: a tutte, anche perchè passava il motto '
chi è assente ha torto'; ero presente in particolare a quelle 'fondanti' di giugno scorso che ho ritenuto essere il nerbo portante dell'azione politica. Se essere della lista vuol dire partecipare alle riunioni, allora sono dentro. Se ci si doveva essere tutti, allora qualcuno del 'gruppo ristretto' è fuori (scherzo....).
Della
costituenda associazione non ne faccio parte. Ho votato contro lo statuto proposto per mancanza di trasparenza, per manifesta ignoranza dei miei rilievi, perchè si metteva più l'accento su come escludere le persone piuttosto che su come includerle; ciò non significa che non voglia aderirci. Tuttavia, dopo lo statuto sono in attesa del Codice Etico e del Regolamento di Attuazione; forse chiariranno i punti che per me erano oscuri; ho fiducia nei redattori. Quindi potrei essere dentro... o no, non so.
Della
mailing list 'ristretta' ne conosco l'esistenza ma ne sono escluso; non penso comunque che sia criterio per decidere chi è dentro e chi no, lo dice il nome stesso.
Della
mailing list 'partecipazione' ne faccio parte, o meglio, ne facevo parte fino a stassera; non ritengo comunque che sia l'organo di comunicazione della lista (se sì, fatemelo sapere), non penso sia obbligatorio essere in partecipazione per essere in LCUPPT. E' un sistema di messaggistica non aperto, visibile solo agli iscritti, che mal si adatta al mio estremismo democratico. Inoltre l'atto infimo e delegittimante di esclusione di un moderatore (Laura) senza un preavviso ha squalificato ai miei occhi i 'padroni' della lista (continuo a non sapere chi siano).
La
parte di questo sito dedicata alla lista non è chiaramente criterio di appartenenza, in quanto leggibile da tutti e scrivibile da una persona della lista stessa. Men che meno l'appartenenza a questo sito come iscritto ha qualche relazione con l'appartenza alla lista.
La
pagina facebook: anche in questo caso siamo di fronte ad un sistema chiuso, non inclusivo, visibile solo agli iscritti, ad iscrizione non aperta. Essere accettati vuol dire far parte della lista? Non lo so, ma una cosa ritengo certa:
rifiutare una richiesta di iscrizione vuol dire non ammettere nella lista il richiedente. Usare il randello per soddisfarsi ghignando per aver escluso qualcuno mi sembra di una meschinaggine goffa e imbruttita; altro che senso della comunità, visione politica...
baruffe chiozzotte, Boccaccio ne parlerebbe meglio di me. A questo punto ho un riferimento certo: sono fuori dalla lista.
Due volte ho rischiesto l'iscrizione e due volte è stata rifiutata o non accettata; altrettanto è successo ad altre persone, tanto che mi vien voglia di creare la pagina facebook
la cassa un paese per tutti gli altri.
Quindi non faccio parte della lista: non per mia decisione ma perchè estromesso (per quali motivi? la decenza vorrebbe che al rifiuto di iscrizione seguisse una spiegazione, ma da quelle parti non si usa essere chiari), perchè c'è qualcuno che decide chi può e chi non può accedere, alla faccia del motto che era scritto sulla pagina facebook: 'perchè la politica a La Cassa sia veramente per tutti'. Poi è stato cambiato in 'VOI, PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO', maiuscolo, neh.
A questo punto ho un bel problema: chi voterò alle prossime elezioni? Potrei votare chi in tutti i modi cerca di lasciarmi fuori e giudica il mio operato contro la lista stessa? Potrei votare chi insiste nel creare muri, steccati, ostacoli quando propongo trasparenza, libertà di espressione, coinvolgimento, collaborazione?
Morettianamente:
con questi dirigenti non andremo da nessuna parte.
Quanto capisco chi dice che è meglio non andare a votare.... ma non sono così pessimista.
Spero che la situazione cambi in futuro, perchè credo nelle persone. Soprattutto in quelle trenta persone del giugno scorso, in quella volontà di cambiamento. Credo che ogni singola persona facente parte della lista LCUPPT sia degna, credibile, onesta con sè stessa; la conoscenza diretta me ne è testimone. Penso che tutti abbiano bisogno di confrontarsi, imparare, discutere, coinvolgere, collaborare.
Ciò in cui non credo è la creatura che sembra stia nascendo, che già è orba, zoppica e vedo destinata a burrascosa vita breve.
Ho bisogno, come lettore, di una proposta aperta, di una visione politica ampia, che sappia anche recepire le istanze che i cittadini stanno esprimendo in questo sito. Ho bisogno di un leader carismatico, che sappia trascinarmi illuminandomi con una visione più ampia e completa della mia, che sappia raccogliere le richieste di ambiente, di pulizia, di ecologia, di tecnologie e di buona amministrazione che salgono da questo sito; che ne sappia parlare, che sappia agire o delegare alle giuste persone i compiti avendo una grande visione di insieme.
Per questo continuerò il mio agire politico tramite questo sito: che non è per nessuna fazione, la mia politica è dare voce ad ogni cittadino di La Cassa, è mettere in discussione tutto per ottenere il meglio, è mettere in atto il mio estremismo democratico, è il mio agire nel sociale; spero in questo modo
che si crei una classe politica nuova tra le persone sensibili e tra le nuove sensibilità di quella esistente. Quando vedrò che più nessuno legge il sito, mi ritirerò in buon ordine convincendomi di essere un inguaribile idealista.
Ricordate nel film Fitzcarraldo il protagonista che attraversa con i suoi carri mezza foresta tropicale abbattendo alberi, perdendo uomini e soldi, perchè voleva fare un teatro in mezzo alla giungla nel quale, un giorno, con potenza, con poesia, con gioia, con forza... avrebbe cantato Caruso....
Ai commercianti che lo stavano rovinando per finanziare l'impresa che gli dicevano alla firma di un contratto per il trasporto --'eh, sì, noi siamo idealisti...', lui si fermò di colpo.
Posò la penna, li guardò negli occhi.
poi disse
'eh, no,signori, no.... IO SONO UN IDEALISTA'
Fitzcarraldo for president