c'è un albero di cachi nel cortile
coi rami carichi di frutti e spogli
di foglie. cachi che nessuno coglie
anche quando il colore invita a farlo.
il suo posto è comunque quello, penso:
albero utile inutilizzato
dentro il cortile di un vecchio edificio
che è stato un asilo in tempo di guerra.
adesso è una fragile biblioteca
fatta di vecchi scaffali in metallo
ancorati ai muri alla bell'e meglio:
le stagere, quelle del ferramenta,
quelle da sgabuzzino o da dispensa,
ma coi ripiani carichi di libri.
una macchia d'umido sul soffitto
si allarga; il neon acceso traballa.
nell'atrio c'è una bacheca in sughero
vuota di fogli e di opportunità.
bisognerebbe metterci un cartello:
"cercasi lettore-raccoglitore
che prediliga la frutta autunnale
che sappia cogliere libri maturi
che sappia leggere piante di caco"